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Itinerario per le vie del centro storico di Putignano

Le origini della città di Putignano sono davvero antichissime, confermate dal rinvenimento di numerosi oggetti nei sepolcri dentro e fuori le mura della città. Putignano sorge su tre colline dalle quali si gode di un’incantevole vista; passeggiando tra le sue vie si avverte la realtà che contraddistingue il Mezzogiorno oggi: vincente coesistenza di tradizioni-storia e progresso.
Così le case bianche del centro storico e le strette vie del centro si armonizzano perfettamente con la nuova città intorno al vecchio Estramurale, con i suoi alti palazzi ed ampie strade. A seguire, uno dei possibili percorsi tra le vie del borgo antico percorrendo tutte le chiesette, alcune sconsacrate ed altre ancora attive, che ci raccontano indirettamente le vicende passate della città.
Sommario
  • Introduzione
  • Il percorso guidato
    1. Porta Barsento
    2. Chiesa dei S. Medici Cosma e Damiano
    3. Chiesa di S. Maria la Greca
    4. Chiesa Monastero di S. Chiara
    5. Chiesetta di S. Maria di Costantinopoli
    6. Chiesetta di S. Lorenzo
    7. Basilica di S. Pietro Apostolo
    8. Monastero delle Carmelitane
    9. Chiesetta sconsacrata della Maddalena
    10. Chiesetta di S. Stefano Piccolo
  • Conclusioni

Introduzione

Le origini della città di Putignano sono davvero antichissime, confermate dal rinvenimento di numerosi oggetti nei sepolcri dentro e fuori le mura della città.

Putignano sorge su tre colline dalle quali si gode di un’incantevole vista; passeggiando tra le sue vie si avverte la realtà che contraddistingue il Mezzogiorno oggi: vincente coesistenza di tradizioni-storia e progresso. Così le case bianche del centro storico e le strette vie del centro si armonizzano perfettamente con la nuova città intorno al vecchio Estramurale, con i suoi alti palazzi ed ampie strade.

A seguire, uno dei possibili percorsi tra le vie del borgo antico percorrendo tutte le chiesette, alcune sconsacrate ed altre ancora attive, che ci raccontano indirettamente le vicende passate della città.

Il percorso

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1 - Porta Barsento

Partiamo da Porta Barsento, uno dei tre accessi al borgo antico, che prende questo nome in quanto orientata in direzione dell’omonima località. Porta Barsento è testimonianza del legame feudale tra Putignano ed i cavalieri Gerosolimitani, essa conserva uno stemma con la croce simbolo dell’ordine collocata sulla sommità dell’arco; la porta stessa e l’annesso torrione sono la sola testimonianza del nuovo assetto urbano segnato dal circuito murario voluto dal balì Carafa, rappresentante del gran consiglio dei cavalieri di Malta nel XV secolo.

2 - Chiesa dei S. Medici Cosma e Damiano

Procedendo dritto da Porta Barsento e svoltando poi a destra troviamo la Chiesa dei S. Medici. Si presume che intorno al VI secolo la chiesa fosse dedicata a S. Irene. L’aspetto della chiesa si è modificato più volte dal XVI secolo: nella seconda metà del 1500 l’intero edificio venne ricostruito ed ampliato in seguito ad un incendio che ne distrusse il soffitto; nel 1748 venne rifatta invece la parte frontale della facciata esterna. Su quest’ultima sono ancora ben visibili alcuni stemmi tra cui quello con i tre colli fa pensare allo stemma di Putignano anche se la presenza del sole e dei tre gigli ne fanno chiaramente uno diverso. L’interno della chiesa, con navata unica e volte a botte, risale al 1500. Sull’altare maggiore troviamo una tela di grandi dimensioni raffigurante la SS Trinità con la Vergine Maria, S. Giovanni Battista, S. Michele Arcangelo, i SS Cosma e Damiano e le anime purganti.  La figura dell’arcangelo Michele, insolitamente rappresentata come accompagnatore delle anime del purgatorio verso il paradiso, è il motivo per la quale questa chiesa viene detta appunto, del “purgatorio”.

3 - Chiesa di S. Maria la Greca

Continuando a seguire la lunga via che abbraccia il borgo antico, incontreremo poi la Chiesa di S. Maria la Greca. Si racconta che la chiesa esistesse già dal 1365 fuori dalle mura dell’antica città e che venne costruita dai Greci che dimoravano nelle contrade limitrofe. La chiesa, situata sull’asse viario che collega tra loro le due porte d’ingresso al borgo antico, ha subito notevoli trasformazioni nel corso dei secoli tanto da variare completamente il suo aspetto d’origine. Nel 1771, l’impianto venne trasformato a croce greca con cupola al centro e venne realizzata la facciata barocca, con alternanza di superfici concave e convesse, ancora oggi visibile. Il campanile, del 1669, è stato ricostruito poi nel 1899. L’edificio al suo interno custodisce una pregevole icona bizantina, e un reliquiario databile tra fine XII e prima metà del XIII secolo contenente un frammento della testa di Santo Stefano: la tradizione ritiene che i due manufatti siano stati trasferiti da Monopoli (l’icona presenta analogie con la Madonna della Madia conservata nella cattedrale monopolitana), conseguentemente ai ripetuti attacchi dei turchi lungo la costa. Santo Stefano, eletto protettore del paese nel 1646, è ancora oggi solennemente festeggiato il 3 agosto, unico giorno in cui il reliquiario viene portato in processione ed esposto al pubblico.

4 - Chiesa Monastero di S. Chiara

Percorrendo la via che circonda il centro storico di Putignano, in uno dei suoi angoli più caratteristici, si trova una chiesetta attualmente dedicata a Santa Chiara, accanto alla quale nel 1600 venne costruito l’edificio che ospitò l’Ospedale per gli infermi e il Conservatorio per le fanciulle povere e orfane, eretto grazie al contributo di una nobildonna putignanese appartenente alla Confraternita della Morte e Orazione. Ancora oggi è visibile, sulla porta d’ingresso, un bassorilievo raffigurante la Madonna degli Angeli che protegge con il suo mantello un gruppo di fanciulle; Dal 1719, l’edificio venne adibito a monastero di clausura, ospitando una comunità di Clarisse fino al 1911, quando fu donato alle Suore Crocifisse Adoratrici che vi restarono fino al 1988. La struttura attuale è ottocentesca, costituita da uno spazio unico scandito da pilastri sormontati da archi e diviso in tre campate:
  • La prima, lievemente ribassata, ospita l’organo e il coretto delle suore;
  • le altre due campate, coperte da volte a botte, sono decorate da affreschi che rievocano la simbologia delle Suore Crocifisse Adoratrici. Sull’altare maggiore troviamo una tela che raffigura la Madonna col Bambino, circondata da Angeli. Ai suoi piedi, San Francesco e Santa Chiara. In basso, dentro una nicchia, una statua della santa.

5 - Chiesetta di S. Maria di Costantinopoli

La chiesetta,posta frontalmente al Monastero di S.Chiara, si trova anch’esso lungo la Chiancata, via che circonda il centro storico di Putignano dall’interno. L’architettura della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli è conforme a quella delle chiesette rurali della zona. La chiesetta all’esterno presenta un tetto coperto a chianche e un campaniletto a vela. All’interno, è presente una tela che raffigura Santa Maria di Costantinopoli e che avrebbe dato il nome alla chiesetta. Interessante negli arredi dell’interno è la piletta dell’acqua santa, probabilmente risalente all’epoca dell’edificazione della chiesetta. La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli è aperta soltanto in occasione della festa della Madonna, il primo martedì di Marzo.

6 - Chiesetta di S. Lorenzo

A ridosso dell’estramurale troviamo la chiesetta di san Lorenzo, nel centro storico di Putignano. L’esterno conserva la struttura della chiesa medievale interrotta solo, sul fianco sinistro, dal semplice portale d’accesso dal sobrio stile rinascimentale. La chiesa al suo interno è decorata da elementi tardo-barocchi. Spicca l’altare maggiore, avanzato rispetto all’abside, dove si accede da ambo i lati. Sull’altare è esposta una fra le tante opere pittoriche di Vincenzo Fato; il dipinto raffigura la Visitazione di Maria. Degne di nota anche le pitture settecentesche inserite nei sei quadretti che ornano le pareti, opera di un pittore locale. La chiesa è sede dell’Oratorio della Confraternita della Visitazione che raggruppa lavoratori e artigiani che operano nell’edilizia. È aperta al culto il 31 maggio perché si festeggia la Visitazione ed il 10 agosto per i festeggiamenti in onore del Santo titolare della chiesa, san Lorenzo.

7 - Basilica di S. Pietro Apostolo

La Chiesa si trova nella piazza centrale del borgo antico cioè Piazza Plebiscito. Nel 1474, con la dominazione dei Cavalieri di Malta, la chiesa assunse l’aspetto odierno: il Balì Carafa, fece infatti realizzare la nuova facciata in stile romanico, con un ampio rosone ed un portale finemente intagliato negli stipiti. Anche l’interno subì diversi interventi: le cappelle laterali furono arricchite da altari marmorei e pregevoli statue in pietra, tra cui quelle di S. Pietro e San Sebastiano, opere del maggiore scultore del Rinascimento pugliese, Stefano da Putignano. Nei secoli successivi la decorazione barocca si sovrappose a quella più antica; ciò che maggiormente attrae l’attenzione è la scenografica disposizione del Cappellone del SS. Crocifisso, raccordato al presbiterio da due ampie scalinate laterali. L’altare maggiore. (1751), in marmi policromati, ricco di decorazioni a rilievo, è opera di Giovanni Cimafonte. La cappella è detta della Natività custodisce un presepe in pietra policromata: realizzato alla fine del XVII secolo questo manufatto riprende l’antica tradizione scultorea dei presepi in pietra.

8 - Monastero delle Carmelitane

 Il monastero di S. Maria del Carmine fu istituito per dotare Putignano di una struttura per accogliere le fanciulle che chiedevano di dedicare la propria vita a Dio prendendo i voti. L’università di Putignano, con l’allora sindaco Antonio Fanelli e con l’appoggio di facoltosi nobili abitanti della città, nel 1568 comprò alcune abitazioni nella zona e le destinò all’Ordine dei Carmelitani affinché, con opportune ristrutturazioni, fossero trasformate in convento di clausura.

9 - Chiesetta sconsacrata della Maddalena

La chiesetta, sconsacrata dal 1844, si integra perfettamente al contesto storico/architettonico della via in cui sorge. Il piccolo campanile a vela posto sul portone di ingresso rimanda ai rintocchi che si diffondevano nelle stradine del circondario a partire dal XVIII secolo. Si narra che in origine la stradina, che poi ha preso lo stesso nome della chiesetta, fosse particolarmente malfamata in passato. Gli abitanti del borgo pensarono bene di collocarvi, nel 1700, una chiesetta la cui presenza servisse ad allontanare il mal costume e fosse motivo di pentimento e ravvedimento per chi si fosse perduto nel peccato. Intitolarono per questa ragione la chiesetta a Maria Maddalena, prima grande peccatrice ma poi Santa.

10 - Chiesetta di S. Stefano Piccolo

Immettendosi negli stretti vicoli adiacenti alla Via Porta Barsento, si incontra questo gioiello rinascimentale. La devozione dei Putignanesi è da ricercarsi nel 1394 quando una reliquia del santo giunse a Putignano; Santo Stefano fu proclamato protettore del paese solo nel 1646 in seguito alla liberazione dalla peste attribuita alla sua mano. Nella chiesa ebbe sede la confraternita della Carità e Concezione, composta da uomini e sacerdoti del paese, con il compito di realizzare opere pie e prendersi cura della chiesa. Proprio a loro si devono i lavori  di restauro che resero nel 1783 la chiesa nella sua forma attuale. La pianta interna è a croce con tetti spioventi ricoperti dalle tipiche chianche. Essa è anche nota come la chiesetta della fontana per la presenza, al suo esterno, di una delle prime fontane pubbliche installate nel borgo antico. Sul portone di ingresso, troviamo l’affresco di Santo Stefano Protomartire cui la chiesetta è dedicata. Di qui ci dirigiamo nuovamente al punto di partenza, porta barsento.

Conclusioni

Come si è visto, molti sono i cenni storici necessari ad una illustrazione, almeno esauriente, se pur parziale, di quelle che sono le chiese e chiesette (attive e non) disseminate per l’intero centro storico e le vicende che hanno portato alla loro costruzione e modifica. Percorrendo le tappe sopra elencate, si potranno ammirare anche preziose architetture e monumenti storici che, assieme alle chiese, rappresentano l’essenza del borgo antico.